Le ragioni
della mostra
Geografie a ritroso analizza l’opera di Felice Nittolo e
il suo rapporto con il mosaico inteso come tecnica al
servizio dell’arte contemporanea.
L’indagine continua dell’artista, sin dai suoi esordi,
si concentra sulla traccia progettuale pittorica, la
tela, la sinopia e il doppio, intesi come sorgente e
orientamento dell’opera d’artista.
La sua interpretazione del mosaico, che fa vivere nella
contemporaneità, stravolge la tradizionale regolarità
geometrica delle tessere, dosandone la quantità e
assottigliandone lo spessore, fino a un à plat
decisamente pittorico.
Le opere in mostra sono disposte “a ritroso” negli spazi
del Museo e distribuite, per volontà dell’artista, in un
dialogo immediato e parlante con le opere di collezione
e di scavo.
Nel percorso le oltre ottanta opere allestite secondo
una cronologia discendente, dalle più recenti Memorie
(2017) alle grandi tele polimateriche degli anni Ottanta
come A-ritmismo, passando per le esperienze
internazionali degli anni Duemila, compongono una
geografia di un tempo passato ma ancora attuale e perciò
stimolo e possibilità per il presente.

