FELICE
NITTOLO
OPERE PER
OPERE
GIULIO
CESARE • LA VESTALE • TOSCA
Stagione
teatrale 2025
Teatro Alighieri
Sala del Camino
Conferenza
stampa
martedì 17 dicembre, ore 12:00
INVITO
Per la
stagione d’opera del Teatro Alighieri che vede in scena
il Giulio Cesare di Händel, La vestale di Gaspare
Spontini e infine la Tosca, opera di Giacomo Puccini,
Felice Nittolo – artista che ha scelto il mosaico come
un suo linguaggio privilegiato e luogo di continua
sperimentazione - ha pensato a tre opere che potessero
rileggere rispettivamente quanto la musica va
esprimendo.Nittolo non è nuovo a questo genere di
dialogo tra musica e mosaico. Per lui il mosaico è
esperienza musicale: la martellina è un metronomo che,
battendo il tempo al ritmo del gesto rapido del
mosaicista, crea le tessere, il cartone è il
pentagramma. Le tessere sono note, mentre l’ampiezza
degli interstizi misura i silenzi densi di attesa.
Il Giulio Cesare immaginato da Felice Nittolo è una
figura elevata, ispirata alla statuaria romana; egli si
staglia, solenne, su una roccia. Un fondale di fuoco ne
fa emergere la grandezza mentre lunghe e veloci
pennellate, anch’esse rosse, creano uno scenario
vibrante, quasi apocalittico.
Per La vestale Nittolo si ispira allo straordinario
mosaico degli amanti della Villa del Casale di Piazza
Armerina e li rilegge in chiave contemporanea. Alla base
della composizione, quasi a formare una roccia, sono le
vestigia del mosaico, materiali di scarto che Nittolo
recupera dall’operazione di strappo del mosaico e che
rende materia quanto mai preziosa. Su quest’alta roccia
sono gli amanti, uniti in un unico e intenso abbraccio.
Inusuali tessere rosse, colore caro all’artista, li
avvolgono, rendendo ancora più solida la loro unione.
Per la Tosca l’artista rilegge una delle sue
composizioni più classiche, la linea verticale -
scheggia o filo d’erba - elemento unificante tra cielo e
terra, dove la sfera terrestre è resa da una morbida
linea curva. Sul cielo infuocato e palpitante brillano
luminose stelle.
Giovanni Gardini
Dicembre 2024